Morto mentre gli fanno la risonanza, la procura ha aperto l'inchiesta

TERAMO – La magistratura teramana ha aperto una inchiesta sul caso di Ennio Di Gregorio, il 67enne teramano morto all’ospedale Mazzini mentre veniva sottoposto a una risonanza magnetica. Il sostituto procuratore Laura Colica ha infatti aperto un fascicolo giudiziario, sospeso l’autopsia prevista per ieri mattina (quella chiesta dai famigliari) e disposto un esame autoptico di propria iniziativa, fissando a questa mattina l’affidamento del l’incarico a chi dovrà eseguirlo. E’ molto probabile che l’esame medico legale verrà effettuato nella giornata di oggi. Il perito dovrà chiarire se la morte è legata o sia indiretta conseguenza di quanto affermano famigliari dell’uomo, cioè di aver sottovalutato le condizioni del congiunto. L’uomo era arrivato al pronto soccorso accusando forti dolori allo stomaco ma un primo approfondimento diagnostico era stato negativo. Come riferiscono i parenti, era stato poi ‘appoggiato’ nel reparto otorino per mancanza di posti letto in quello di medicina. Le sue condizioni si sarebbero aggravate nella serata di ieri quando la moglie avrebbe chiesto ripetutamente l’intervento di un medico: soltanto allora l’operaio sarebbe stato sottoposto a una risonanza d’urgenza, durante l’esecuzione della quale è morto.